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UNA FESTA PAESANA

 

 

Vibrazioni d'una voce che sfiora i cristalli

E la sera è meno opaca

Mentre nel cielo si preparano antiche danze

Di merli e di gazze.

 

Le note del piano diffondono suoni di lama

E sogni smarriti d'anime perse

Nei labirinti laici di questa città.

 

Tacciono i sileni ora che è palese

Come false parole si tinsero di sacro

E spinsero umiliati agli altari di pietra

Uomini spenti

E ingrati

 

Come se Dio avesse parlato d'una festa paesana

Al coro delle donne impaurite

Dietro una statua di legno profano

Come profana è tutta la vita.

 

Parla ancora Signore al tuo profeta

Rimasto a casa

Senza feste e senza programmi.

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