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ANALISI DEL PREDICATO
Mi alimento. E non sono i ricordi a darmi pace.
Il tempo stende asfalto sul passato
e un acre odore ne svela i patimenti
come segmenti atroci che spezzano il cuore.
Mi alimento alla porta della mia casa
recinto di tutta la mia esistenza
mentre la fontana dell'acqua e del colore
mi ripete sulla pietra i ritmi della vita e del divenire.
Mi alimento.
E con ironia varco il mercato della città
una festa che si consuma ogni giorno
mentre i tonni rosseggiano caldi
inforcati al palo dell'ultima croce.
Gridano e cantano i marinai
che stanotte partiranno ancora.
Mi alimento di queste voci che sfondano il cielo
e poi ascolto sommessa e lontana nel mare
l'ultima nenia che sembra preghiera
Mi alimento di rimorsi
perché Dio è sempre diverso
e per trovarlo
l'ultima operazione che tento
è disfarmi di ogni analisi del predicato.