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Chiodo fisso
Odora di glicine la sera
e di menta il mio giardino.
E' sempre lo stesso chiodo fisso
della mia esistenza
che ora si è fatta amara cicatrice
e brucia il tempo che ci dissolve
e diventa alimento dei nostri ricordi svaniti.
Ma resta fermo
in tutti gli incroci del pensiero
l'ultimo dio
l'ultima carta di un gioco perenne.
Ma chi ha spostato la grande pietra
che chiudeva nel giardino di Arimatea
l'esito di una storia maledetta?
Franco D'Amico - 27 giugno 2021