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L'infinito
Consumo l'infinito fra le mani
nessun dio da bestemmiare
vuvo e muoio come un uomo.
Mi pesa il tempo
come una tempesta di ricordi
che non vorrei.
Nessuno è venuto
quando l'uomo s'è fatto demonio
e ha tentato parole.
Eppure questa notte griderei
troverei un dio dimenticato
che mi ascolti
e accetti la bestemmia dell'esistenza
come un tentativo di preghiera.
Tanto è notte
e ogni notte muore un dio
che non era Dio.