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Salmi di esistenza
Non c'è piú nessuno in chiesa
che ripeta a memoria
vecchie liturgie pagane,
e nessuno per le strade
(eppure non piove)
che venda parole di festa
alle ultime foglie lasciate dal vento:
eppure è sera
e l'orologio della piazza batte falsi orgogli
e segna vane arroganze.
Le ultime gocce di pioggia
riempiono queste strade
come se fosse già domani
e il domani venisse per tacere.
Io non posso credere in questo silenzio profano
se le mie grida sono fiumi di parole
e se il tempo è una costante universale,
qualcuno chiama la mia voce
forse è la luna
- sempre presente stasera -
forse sono le stelle
- come pois su una nera camicia -
forse sono ancora le tue labbra
che spezzano questi perenni silenzi notturni.
Non c'è piú nemmeno dio
sul crocefisso dei cristiani
che ascolti i miei salmi di esistenza.